Gli immobili di Bergeggi
consigliati da Agenzia di intermediazione ED Immobiliare – Savona
COSA FARE E VEDERE A BERGEGGI
1 Isolotto di Bergeggi
L’Isola di Bergeggi o di Sant’Eugenio è un isolotto situato nei pressi della costa ligure, nella Riviera di Ponente, di fronte al comune di Bergeggi. L’estremità del piccolo promontorio di Punta Predani dista dall’isola circa 280 metri.
2 Baia delle Sirene
Questa piccola spiaggetta libera si trova lontano dalle affollate spiagge private nei dintorni e rimane nascosta come una perla tra le rocce bianche della scogliera prima del curvone di Torre del Mare, sulla strada che porta a Spotorno.
La sua posizione un po’ riservata la rende molto ambita nella stagione estiva, ma, arrivando presto la mattina, è probabile che troverete posto vicino alla riva e vi sembrerà di essere in un vero paradiso incontaminato.
Quasi 300 scalini separano la baia dalla strada statale e questo, oltre al fatto che il parcheggio in zona scarseggia, fa si che non sia mai troppo affollata.
Non riuscirete a resistere all’acqua trasparente e per questo vi consigliamo di attrezzarvi con maschera e boccaglio per fare qualche immersione e ammirare il fondale circostante alla ricerca di qualche tesoro sommerso!
3 Grotta Marina di Bergeggi
Il tratto di costa compreso tra Torre del Mare e l’abitato di Bergeggi, caratterizzato da un’alternarsi di insenature, promontori rocciosi e falesie, ospita la più nota grotta marina della Liguria.
La Grotta Marina di Bergeggi costituisce un ambiente di notevole interesse archeologico e naturalistico. Frequentata fin dall’antichità, al suo interno sono stati rinvenuti numerosi reperti paleontologici, risalenti al Neolitico.
Si tratta di una cavità carsica formatasi all’interno di un massiccio di calcari dolomitici, di circa 200 milioni di anni fa (Trias inferiore). Alla sua genesi hanno concorso processi di varia natura che si sono ripetuti più volte, in tempi diversi.
La grotta, nel suo insieme, trova origine nella intensa fatturazione della roccia dolomitica: le acque circolanti all’interno delle principali fratture della roccia, attraverso processi di erosione carsica (dissoluzione del carbonato di calcio contenuto nella roccia) hanno allargato tali fratture fino a creare cavità più o meno importanti. I processi di erosione marina hanno agito solo successivamente, di preferenza là dove la roccia era più carsificata e fratturata, allargando nel tempo le cavità e donando alla grotta l’attuale fisionomia.
La parte emersa presenta un’ampia cavità principale nella quale oggi entra il mare e alcune diramazioni poste a livelli superiori.
Sotto il livello del mare si articola invece in diversi cunicoli, sale più o meno ampie e laghi salmastri, in cui l’acqua marina si mescola ad acqua di origine continentale proveniente da infiltrazioni. Le testimonianze in essa conservate, la morfologia delle pareti e i depositi marini e continentali,
permettono di raccogliere dati fondamentali relativi all’evoluzione dell’area durante il Quaternario, le sue modificazioni e gli effetti della tettonica e delle oscillazioni del livello marino legate ai fenomeni glaciali.
Le indagini svolte sulle parti sommerse hanno dimostrato che la grotta costituisce un ambiente notevolmente diversificato e di grande valore naturalistico, oltre che per la ricchezza di fenomeni carsici, anche per la varietà di popolamenti biologici.
L’accesso alla Grotta è consentito esclusivamente nell’ambito di visite guidate organizzate dal Comune di Bergeggi (info: 019. 25 7901 – b.ambiente@comune.bergeggi.sv.it).
4 Grotta della Galleria del Treno
La Grotta della Galleria del Treno, così come la Grotta Marina che si apre poco distante, nelle falesie a picco sul mare, è una cavità carsica formatasi all’interno di un massiccio di calcari dolomitici appartenenti alla formazione di S. Pietro dei Monti.
Si tratta di una cavità carsica scoperta casualmente nel 1870, durante i lavori di scavo della galleria ferroviaria che attraversa il promontorio di Bergeggi.
La galleria che dà accesso alla grotta è ormai in disuso dal 1970 circa, da quando la linea ferroviaria Genova-Ventimiglia venne spostata più a monte e la tratta in questione abbandonata, ma il tratto iniziale della cavità carsica presenta le pareti, il pavimento e la volta anneriti dal nerofumo depositato dai treni a vapore che per circa cinquant’anni vi transitarono.
In questo contesto spiccano bianchissime colate concrezionali e la candida sommità di parecchie stalattiti e stalagmiti, dove il carbonato di calcio si è depositato negli ultimi trent’anni, quando la grotta cessò di essere interessata dai ripetuti repentini sbalzi di pressione atmosferica in corrispondenza del transito in galleria dei treni.
La Grotta della Galleria del Treno di Bergeggi ha uno sviluppo totale, considerando la lunghezza di tutti i rami che la compongono, di varie centinaia di metri.
La grotta è formata da varie sale di diversa ampiezza. Il fondo della sala più grande ospitava un bel laghetto, che ora non esiste più perché la costruzione della nuova galleria ferroviaria, a monte della grotta, ha causato la captazione della falda idrica che lo alimentava.
Il percorso turistico, attrezzato nel 2008, grazie a una serie di originali ed innovativi interventi, consente di visitare solo una porzione del complesso ed articolato sistema di gallerie, pozzi e saloni della grotta.
Grazie a questi interventi, oggi è possibile vivere, in sicurezza, la magica esperienza di vedere la Grotta della Galleria del Treno di Bergeggi, così come si è presentata agli occhi dei primi esploratori dell’800: un mondo buio e silenzioso, ricco di fascino e di mistero.
L’accesso alla grotta è consentito esclusivamente nell’ambito di visite guidate organizzate dal Comune di Bergeggi (info: da ottobre a maggio 019. 25790218 – b.ambiente@comune.bergeggi.sv.it; da maggio a settembre 019. 859777 – iat@prolocobergeggi.it ).
5 Percorso Botanico di Bergeggi
Il territorio di Bergeggi, ricco di una straordinaria varietà di ambienti e di specie vegetali e animali, si è arricchito di uno strumento con importanti finalità didattico-turistico-divulgative. Un percorso botanico è stato allestito lungo il sentiero che collega Torre d’Ere a Gola S. Elena, risultato essere il più idoneo allo scopo, sotto vari aspetti: vanta una flora ricca e variegata, si sviluppa interamente su proprietà comunale, dispone di aree di parcheggio in prossimità degli ingressi, è raggiungibile anche con mezzi pubblici ( fermata dell’autobus di linea Bergeggi-Savona in piazza torre d’Ere), è facilmente percorribile, è panoramico, consente di collegarsi a piedi con la sughereta Natte, destinata a divenire Area Protetta Provinciale. E’ infatti di prossima realizzazione il prosieguo del sentiero botanico, sino ad includere il pregiato bosco. Il percorso dispone di due bacheche poste agli ingessi, illustranti le norme di comportamento, la carta dei sentieri di Bergeggi, e lo schema del percorso stesso. Lungo il percorso sono evidenziate, su appositi leggii, 18 specie vegetali particolarmente rappresentative della nostra flora, quali: Cisto femmina, Cisto di Montpellier,Cisto a foglie sessili, Edera, Fillirea, Leccio, Lentisco, Mirto, Olivo, Ombelico di Venere, Parietaria, Pino d’Aleppo, Pungitopo, Gaggia, Robbia, Roverella, Stracciabrache. In prossimità di una caratteristica costruzione rurale, avente funzione di antico rifugio contadino, denominato “Teciu”, sono presenti due tavoli con panche. La visita guidata proseguirà sino a raggiungere il punto panoramico di Forte S. Elena per poi ridiscendere verso la sughereta e da qui rientrare ,attraverso via Luccoli , nei pressi del Municipio. Durata: 3h circa
6 Winterkayak
La filosofia di Winterkayak cerca sempre di coniugare l’aspetto tecnico con quello ludico e naturalistico. Le escursioni si svolgono in contesti splendidi, quali l’Area Marina protetta dell’Isola di Bergeggi, le falesie di Capo Noli fino al litorale di Varigotti .
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