Un nuovo capitolo dell’intermediazione

«Ci troviamo di fronte a un nuovo capitolo dell’intermediazione immobiliare. Cambierà il rapporto tra agenti e consumatori, puntando su una consulenza sempre più mirata. Inoltre, il fai da te sarà penalizzato perché, per minimizzare e gestire al meglio i contatti tra persone, sarà sempre più necessario l’intervento professionale dell’agente. In prima battuta sarà lui a visitare le case con le dovute dotazioni, per poter poi presentare agli acquirenti solo una selezione mirata, laddove possibile sfruttando l’utilizzo di tecnologie come virtual tour, realtà aumentata, formulari editabili online e firma a distanza». Lavorando in remoto, in realtà le agenzie non si sono mai fermate. Durante la chiusura, oltre il 50% dei consulenti ha lavorato per l’acquisizione di nuovi immobili, il 40,7% ha prodotto quotazioni per chi già aveva affidato l’incarico a vendere e il 39% ha portato avanti vere e proprie trattative.

Il digitale ha permesso di ripartire rapidamente e già nella prima settimana di “fase 2” la rete ha raccolto proposte di acquisto, acquisito nuovi clienti per la vendita e sono stati effettuati  appuntamenti, tra video visite e un numero limitato di ispezioni fisiche. L’elaborazione, inoltre, restituisce la “voglia di casa” che sembra subito ripartita fra gli italiani. Nel confronto tra la settimana di inizio lockdown (16-22 marzo) e i primi giorni della fase 2, le visite sul sito Internet  sono aumentate del 201,2% e sono “esplosi” del 366% i “click” effettuati dai visitatori per richiedere un appuntamento con gli agenti.

Articolo tratto da “Il Sole 24 ore”

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