Alcune agevolazioni sono state estese per l’anno in corso, altre sono state introdotte.
Oltre al bonus ristrutturazioni e al bonus facciate, la legge di bilancio 2020 contiene altri bonus, alcuni confermati e alcuni appositamente introdotti. Vediamo quali sono.
Bonus musica 2021
Il Bonus Musica prevede che i contribuenti con reddito complessivo non superiore a 36mila euro potranno usufruire di una detrazione pari al 19% della spesa per l’iscrizione di ragazzi dai 5 ai 18 anni di età a conservatori, istituti di alta formazione artistica musicale e coreutica legalmente riconosciute, a scuole di musica iscritte nei registri regionali o a cori, bande e scuole riconosciute da una pubblica amministrazione. Il tutto per una spesa che non ecceda i 1000 euro.
Bonus animali 2020
Il bonus per le spese veterinarie è stato aumentato ad una detrazione Irpef di 500 euro, dai precedenti 384,34 euro per spese destinate agli animali tra cui prestazioni professionali del veterinario, acquisto medicinali, analisi di laboratorio e interventi. Non sono incluse le spese per gli animali da allevamento.
Bonus edicole 2020
Esteso per il 2020 il bonus edicole, che permette agli esercenti di attività di vendita di periodici (anche non in via esclusiva) di usufruire di un credito di imposta di 2 mila euro annui, da richiedere in via telematica tramite l’apposita procedura web.
Bonus fiere 2020
Prorogato al 2020 il credito di imposta destinato alle Pmi per la partecipazione a eventi fieristici internazionali di settore. Il bonus ammonta al 30% delle spese sostenute per gli eventi, per un massimo di 60 mila euro.
Bonus Ricerca e Sviluppo 2020
Introdotto per il 2020 il credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e altre attività innovative. La misura è destinata a tutte le imprese che risiedono sul territorio italiano, escluse le imprese in stato di liquidazione o fallimento, o oggetti di sanzioni interdittive.
Il credito di imposta riconosciuto ammonta:
- per le attività di ricerca e sviluppo,al 12% al netto di altre sovvenzioni, per un massimo di 3 milioni di euro
- per le attività di innovazione tecnologica, al 6%, sempre al netto delle altre sovvenzioni o contributi ricevuti sulle stesse spese, per un massimo di 1,5 milioni di euro
- per le attività di design e ideazione estetica, al 6% per un massimo di 1,5 milioni di euro.
Bonus formazione 4.0 2020
Prorogato il credito d’imposta per le spese di formazione del personale dipendente al fine di consolidare le competenze tecnologiche compatibili con il piano nazionale Industria 4.0 (big data e analisi dei dati, cloud, fog computing, cyber security, sistemi cyber-fisici ecc. )
Il credito d’imposta, fermo restando il limite massimo annuale di 300mila euro, è attribuito:
- nei confronti delle piccole imprese al 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di 300mila
- nei confronti delle medie imprese al 40% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di 250mila euro
- nei confronti delle grandi imprese al 30% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di 250mila.
La misura del credito d’imposta è comunque aumentata per tutte le imprese, fermi restando i tetti massimi annuali, al 60% se l’attività di formazione ammissibili riguarda lavoratori dipendenti svantaggiati o ultra svantaggiati.
Bonus beni strumentali 2020
Gli incentivi per i beni strumentali si traducono dal 2020 in un bonus sugli investimenti fatti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2020, estendibile al 30 giugno 2021 se entro l’anno siano stati pagati acconti per almeno il 20% del costo. Possono accedere le imprese residenti in Italia purchè non interessante dalle eccezioni che interessano anche il Bonus Ricerca e Sviluppo.
Il bonus ammonta:
- per i beni materiali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello “Industria 4.0” al 40% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro, e al 20% del costo, per la quota eccedente i 2,5 milioni e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 10 milioni di euro. Per gli investimenti effettuati mediante contratti di leasing, si assume il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni
- per i beni immateriali (software, sistemi, piattaforme e applicazioni) connessi a investimenti in beni materiali “Industria 4.0” al 15% del costo, entro il limite massimo di costi ammissibili pari a 700mila euro. Sono agevolabili anche le spese per servizi relativi all’utilizzo di tali beni mediante soluzioni di cloud computing, per la quota imputabile per competenza
- per i beni diversi da quelli di cui ai due punti precedential 6% del costo, entro il limite massimo di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro. Anche in questo caso, per gli investimenti in leasing, si assume il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni.
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, in cinque quote annuali di pari importo, ridotte a tre per gli investimenti in beni immateriali.