La prima mossa per essere indipendenti è andare a vivere per conto proprio, affittando un appartamento.
Per fare questo passo, è importante sapere quanto bisogna guadagnare per potersi permettere di mettere su casa, sia che si tratti di un monolocale sia di una casa in condivisione.
Vediamo insieme come fare per sapere qual è lo stipendio minimo mensile per poter affittare un appartamento.
Casa in affitto: quale ci si può permettere in base allo stipendio?
Capire quanti soldi occorre guadagnare per sapere quale affitto possiamo pagare è solo una questione di mero calcolo.
Dotatevi, quindi, di una calcolatrice e cominciate col fare due calcoli: somma totale delle entrate mensili, da cui sottraete la somma totale delle spese mensili, affitto a parte.
Basandovi sul risultato di questa sottrazione potrete stabilire qual è il canone massimo che potete pagare.
Quanto pagare d’affitto? Le regole per il calcolo
Vediamo tre strategie di calcolo per capire quale affitto potrebbe andar bene in base ai vostri redditi.
Il canone non dovrebbe superare il 30% delle entrate mensili
Il punto è che, con un’inflazione così alta come quella attuale e con stipendi così bassi, la cifra che rimane da destinare all’affitto è bassa.
Un esempio: se si calcola il 30% su uno stipendio di 1500 euro al mese, risulta che il canone d’affitto di un appartamento non dovrebbe superare il 450 euro.
Il reddito annuo dovrebbe corrispondere al prezzo dell’affitto moltiplicato per 40
Ricorriamo allo stesso esempio di cui sopra: ammesso che si riesca a trovare un appartamento in affitto con un canone mensile di 525 €, dovreste guadagnare 21.000 € all’anno.
Strategia 50-30-30
Ultima strategia: permette di distribuire l’intero budget in modo omogeneo per coprire tutte le spese. Ogni numero si riferisce a una percentuale del vostro stipendio da destinare ai diversi tipi di spese:
- 50% delle entrate mensili: spese fisse (affitto, bollette, assicurazione…).
- 30% delle entrate mensili: spese personali (tempo libero e altro).
- 20% delle entrate mensili: risparmio e investimento.
Quindi, con uno stipendio di 1.500 € al mese, queste sarebbero le percentuali da destinare alle spese:
- 750 € per le spese fisse.
- 450 € per le spese personali.
- 300 € da destinare ai risparmi.
Quest’ultima regola è la più flessibile perché permette di decidere quali spese sono essenziali e quali no, oltre a stabilire un valore limite che vi consentirebbe anche di risparmiare.
Articolo tratto da “Immobiliare.it”